Non sono bastate le
argomentazioni del Comitato “Salviamo gli Alberi”, che ha illustrato
all’Amministrazione di Francavilla al Mare come poter procedere al rifacimento
dei marciapiedi senza tagliare i tigli del viale Nettuno, addirittura con
risparmio di denaro pubblico.
Non è bastata l’adesione al
Comitato di tutte le maggiori associazioni ambientaliste nazionali (tra le
quali WWF, Legambiente, Italia Nostra, Coordinamento Nazionale Alberi e
Paesaggio, Acqua Bene Comune), oltre che di centinaia di cittadini.
Non è bastata l’emanazione della
Legge 10/2013, che tutela i filari e gli alberi di particolare pregio in ambito
urbano, come, per l’appunto, i cinquantacinque tigli che il Comune di
Francavilla al Mare sta per abbattere.
Non è bastata una lettera
ufficiale del Corpo Forestale dello Stato, che all’esito di un sopralluogo, ha
evidenziato “il pregio monumentale,
storico, culturale e sociale del filare, oltre alle ben note funzioni
ecologiche, estetiche e di igiene ambientale svolte dagli alberi soprattutto in
ambiente urbano”, ed ha concluso sostenendo la inaccettabilità di un taglio
a raso come unica soluzione percorribile.
Non è bastata l’adesione alla
battaglia del Comitato da parte di molti parlamentari e consiglieri regionali
abruzzesi.
Non è bastata un’interrogazione
parlamentare ai Ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente presentata lo scorso
mese finalizzata a sapere “quali
iniziative intendano assumere per evitare una scelta irreparabile che
contraddice la legge nazionale 10 del 2013 laddove prevede un parere
obbligatorio e vincolante del Corpo Forestale dello Stato, che ha proposto
soluzioni radicalmente diverse dall'abbattimento a raso”.
Non è bastata una risoluzione del
Consiglio Regionale abruzzese che, in modo bipartisan, richiamandosi allo Statuto
Regionale nella parte riguardante la protezione del paesaggio e la tutela dei
beni naturali, ha impegnato la Giunta Regionale “a porre in essere nei confronti dell’amministrazione comunale di
Francavilla al Mare ogni azione necessaria a verificare la concreta
praticabilità di soluzioni progettuali alternative/complementari aventi minore
o nullo impatto ambientale, anche mediante l’erogazione di un adeguato
contributo economico che possa sostenere le maggiori spese per le varianti
d’opera idonee a garantire la tutela e la valorizzazione del patrimonio arboreo
a rischio di abbattimento” e “ad
attivarsi… al fine di scongiurare l’abbattimento e/o l’espianto di un
patrimonio non solo ambientale ma anche storico/paesaggistico e di identità
socio-culturale quale l’alberata di tigli che va da piazza Sirena alla stazione
ferroviaria di Francavilla al Mare”.
Tutto questo non è bastato, e il
Comune mantiene ferma la sua ostinata e ottusa intenzione di abbattere i
cinquantacinque tigli del filare storico, a partire dal prossimo 22 aprile.
Per questo saremo lungo il viale
Nettuno, da domenica 21 aprile e nei giorni successivi, per manifestare il
nostro fermo e totale dissenso.
Fai sentire anche tu la tua voce.
Sostieni la battaglia in difesa dei cinquantacinque tigli del centro cittadino,
della nostra storia, del nostro ambiente.
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