Chiunque divida la propria casa con degli animali è ben consapevole del profondo rapporto che si instaura con loro: diventano compagni di vita, in una relazione basata sull’amore e sulla fiducia reciproca.
Tuttavia, purtroppo, questa fiducia viene a volte tradita da chi è capace di compiere l’insano gesto di abbandonarli.
Stime ufficiali sugli abbandoni non esistono, ma il dato si aggira attorno ai 100.000 abbandoni l’anno, e il fenomeno non è affatto in declino.
Volendo utilizzare dei dati ufficiali, possiamo prendere in considerazione quelli del Ministero della Salute secondo cui, nel 2015, sono transitati nei canili sanitari di tutta Italia oltre 100 mila cani. I canili sanitari sono strutture di prima accoglienza dove transitano i cani appena accalappiati per essere sottoposti a sterilizzazione e alle necessarie profilassi, prima di essere inviati in un rifugio in attesa di adozione. La maggior parte di questi 100.000 cani (ma molti altri non vengono rintracciati) sono stati abbandonati. Spesso si tratta di intere cucciolate indesiderate, non di rado lasciate proprio davanti ai canili. Molte altre volte sono cani che non si vogliono più tenere per svariati motivi, come il fatto che ostacolano la pianificazione di una vacanza, nonostante oggi ci siano molte facilitazioni per viaggiare in treno, in aereo, in nave, e per portare i cani in albergo o in spiaggia, proprio a seguito di iniziative politiche “animal friendly” per evitare gli abbandoni.