Sono particolarmente felice di
poter presentare qui a Pescara Leonardo Caffo, che non solo è il più
promettente filosofo che abbiamo nel panorama nazionale e internazionale, ma è
anche un instancabile attivista nei movimenti per i diritti degli animali, e
ideatore di un nuovo approccio a queste tematiche, riassunto nel libro che oggi
presentiamo dall’emblematico titolo: “Il
maiale non fa la rivoluzione – manifesto per un antispecismo debole”.
Il taglio di questa conversazione
con Leonardo sarà, giocoforza, un po’ filosofico, ma cercheremo tutti noi di
comprendere meglio il significato di quest’espressione, “antispecismo debole”, che condensa il pensiero innovativo di
Leonardo Caffo sulla cosiddetta “questione animale”.
Mi prendo il compito di fare,
indegnamente, una piccolo excursus
sul ragionamento che è stato portato avanti, in questi decenni, da alcuni
pensatori, per arrivare, poi, a parlare, con Leonardo, del suo “antispecismo
debole”.