Oggi parliamo del “porto” di Francavilla.
Come noto, dopo l’avvio dei lavori del primo lotto (finanziati per circa € 2.600.000, di cui sono stati spesi circa due milioni di euro), i lavori sono stati poi fermi per sette anni, sia per la sospensione delle autorizzazioni per le note vicende giudiziarie, sia per l’assenza di fondi.
Nel 2015 l’amministrazione Luciani (che aveva nel suo programma il completamento del porto) ha ottenuto dalla Regione Abruzzo un ulteriore finanziamento per il completamento della struttura di € 2.500.000 ed un nuovo parere favorevole con prescrizioni da parte del comitato VIA. I lavori di completamento delle opere a mare sono stati appaltati e aggiudicati ad una ditta di Trani.
Di fronte a questa situazione, la proposta più ragionevole da inserire nel nostro programma elettorale non poteva che essere quella di lavorare per il completamento dell’approdo (questa è la denominazione corretta), esigendo il pieno rispetto delle normative ambientali e di quelli sui Siti di Interesse Regionale (sono in corso le analisi dell’ARTA). Anche la gestione economica dell’approdo dovrà essere improntata all’insegna della sostenibilità, e si dovrà lavorare per far vincolare parte degli utili che si ricaveranno per l’affitto dei posti barca per coprire almeno parzialmente i costi necessari per il ripascimento di un tratto di spiaggia a sud del porto, come stabilito dalla commissione VIA. Certamente non sarà facile, ma queste sono le sfide che dovrà affrontare chi amministrerà la città.