QUAL E’ LA RISORSA DELL ’ITALIA
SU CUI FONDARE LA
RIPRESA DALLA CRISI ?
Il nostro programma è basato sulla
centralità del lavoro, ambiente e giustizia sociale.
Occorre favorire nelle imprese lo
sviluppo dei modelli non verticistici ma partecipativi, propulsori di nuove
idee.
Dobbiamo puntare sulla
conversione ecologica dell’economia, sulla green
economy, che non vuol dire solo implementare le energie rinnovabili, ma
anche puntare su chimica verde, sull’agricoltura di qualità, vuol dire rendere
le nostre città intelligenti, con piani di mobilità sostenibile e introduzione
della banda larga.
Dobbiamo costruire 10 mila asili
nido, invece di pensare a comprare aerei da guerra. Dobbiamo realizzare mille
cantieri per mettere in sicurezza il nostro territorio, che il mondo ci invidia.
Dobbiamo raddoppiare le risorse da destinare a cultura, ricerca e formazione, dobbiamo
sviluppare le nanotecnologie.
Tutto questo ha a che fare con
una sinistra capace di misurarsi con il governo adesso, proprio nel punto più
duro della crisi che ci investe.
PERCHE’ VOTARE SEL ?
Per sostenere la nostra idea di giustizia
sociale, democrazia e libertà. Ci candidiamo per governare, non per essere
all’opposizione come i migliori perdenti. Vogliamo essere la sinistra di
governo. Sul nucleare e sull'acqua pubblica abbiamo
raccolto le firme, e 27 milioni di italiani hanno portato il PD a sostenere la nostra battaglia.
Vogliamo fare la stessa cosa sui nostri temi, come il ripristino dell’art. 18 e il reddito di cittadinanza.
Il fatto che Monti continui ad individuare Sel e Vendola come un pericolo è la
conferma che abbiamo la capacità di guidare il Paese fuori dalla crisi. E non è
un caso che Monti veda solo Sel, a sinistra, come un pericolo. Perché, per
l’appunto, siamo una sinistra di governo, e di questo lui ne è cosciente.
Un voto a Sel, oltre che un voto a sinistra, è un voto contro il berlusconismo e il montismo. Vuol dire sostenere chi vuole tassare le rendite finanziarie sopra il milione per ridurre le imposte al 90% di contribuenti onesti, chi vuole la separazione tra le banche che raccolgono il risparmio dei cittadini e le banche d’affari, chi vuole la trasparenza del sistema finanziario e la fine della sua egemonia sulla politica.
Un voto a Sel, oltre che un voto a sinistra, è un voto contro il berlusconismo e il montismo. Vuol dire sostenere chi vuole tassare le rendite finanziarie sopra il milione per ridurre le imposte al 90% di contribuenti onesti, chi vuole la separazione tra le banche che raccolgono il risparmio dei cittadini e le banche d’affari, chi vuole la trasparenza del sistema finanziario e la fine della sua egemonia sulla politica.
IL SUO “PRIMA” SE SARA’ ELETTO
QUALE SARA’?
La prima
parola del nostro programma di governo è la stessa che apre la Carta dei diritti
fondamentali dell’Europa, ed è la parola “dignità”. Per questo, per ridare
dignità ai cittadini, la prima cosa da fare è, finalmente, la riforma della
legge elettorale che cancelli il Porcellum e garantisca rappresentanza e
governabilità.
Poi,
finalmente, una legge sul conflitto di interessi: chi fa politica non può avere
propri interessi economici e finanziari, ed una vera legge contro la corruzione,
che comprenda anche la riforma della norma sullo scambio elettorale
politico-mafioso nel senso suggerito dalla campagna “Riparte il futuro”, promossa da Libera e dal Gruppo Abele, per combattere ogni forma di corruzione.
Ecco, queste
sono le nostre idee. E allora, benvenuta sinistra.
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