Alcuni giorni fa, insieme a tanti amici, ho partecipato alla
Biciclettata Adriatica, evento organizzato nell’ambito di Bicitalia Day, per
chiedere la realizzazione della Ciclovia Adriatica e, per quanto riguarda il
tratto abruzzese della predetta ciclovia, per chiedere che i lavori siano
appaltati e realizzati entro l’anno prossimo (ci sono stati dei precisi impegni
in tal senso da parte degli amministratori regionali).
Ci siamo dati appuntamento a Piazza Adriatico (la rotonda
dell’Asterope), che già alle nove e mezza era completamente assolata. Lungo il
percorso, però, nonostante il sole a picco, mi sono potuto rinfrescare in tante
piazze pescaresi, arredate con belle fontane, tra cui, oltre alla storica Nave
di Cascella, la “Meridiana” inaugurata due anni fa sul lungomare di Porta Nuova,
o la bellissima fontana che ha recentemente trasformato la rotatoria Paolucci (vicino
a Le Naiadi) in una vera piazza, con giochi d’acqua e di luci grazie ai tubi
colorati illuminati a led verso il lato della pista ciclabile.
Il confronto con la nostra rotonda al lido Asterope è stato impietoso,
e pedalando pedalando mi sono chiesto se non sarebbe stato il caso di pensare
ad una fontana per quella piazza, davvero desolata. So che invece è previsto
l’avvio di lavori per il rifacimento della vicina piazza Sant’Alfonso, per un
importo – se non sbaglio - di circa mezzo milione di euro, lavori di cui non
conosco i progetti e che spero non si risolvano in un'altra spianata di
cemento, di cui penso non ci sia bisogno.
Pedalando pedalando, mi sono spinto a pensare che un
elemento di continuità della pista ciclabile sul lungomare di Pescara era dato
proprio dalla presenza di quelle fontane, che hanno impreziosito l’immagine
dell’intera città, e mi sono chiesto – sarà stato il sole a picco – se non sarebbe
stato il caso di prevedere la realizzazione di più d’una fontana nella nostra
città, anche come elemento di continuità paesaggistica con il nuovo lungomare
pescarese.
Non solo, dunque, una fontana a Piazza Adriatico, ma anche
una al centro della nostra città, cioè a Piazza Sirena. Dove? Al posto dell’edificio
adibito a sala congressi (per questi ultimi è sufficiente il MuMi), recuperando
la piazza circolare che c’era prima che quella costruzione ostruisse
in modo mortale lo storico Palazzo Sirena (di cui il Sindaco avrebbe voluto
“ridurre i volumi” abbattendo proprio il palazzo antico e lasciando in piedi,
invece, il “torrione” a fungere da strano mix tra rotatoria e teatro
inutilizzabile).
Una terza fontana la vedrei bene in via Tosti, dove sono già
previsti dei lavori di realizzazione di una piazza sul mare, che però, anche
stavolta, non prevedono zampilli d’acqua.
Insomma, un cambio di look di forte impatto per il lungomare
di Francavilla (o meglio, per quel che ne rimane). Sarà stata la calura della
pedalata a sollecitarmi queste visioni? Direi di no, perché Francavilla, oltre
alla valorizzazione delle fontane già esistenti nel paese alto, avrebbe davvero
bisogno di riqualificazioni di questo tipo.