giovedì 11 giugno 2015

Nuove fontane a Francavilla. Perchè no?

Alcuni giorni fa, insieme a tanti amici, ho partecipato alla Biciclettata Adriatica, evento organizzato nell’ambito di Bicitalia Day, per chiedere la realizzazione della Ciclovia Adriatica e, per quanto riguarda il tratto abruzzese della predetta ciclovia, per chiedere che i lavori siano appaltati e realizzati entro l’anno prossimo (ci sono stati dei precisi impegni in tal senso da parte degli amministratori regionali).
Ci siamo dati appuntamento a Piazza Adriatico (la rotonda dell’Asterope), che già alle nove e mezza era completamente assolata. Lungo il percorso, però, nonostante il sole a picco, mi sono potuto rinfrescare in tante piazze pescaresi, arredate con belle fontane, tra cui, oltre alla storica Nave di Cascella, la “Meridiana” inaugurata due anni fa sul lungomare di Porta Nuova, o la bellissima fontana che ha recentemente trasformato la rotatoria Paolucci (vicino a Le Naiadi) in una vera piazza, con giochi d’acqua e di luci grazie ai tubi colorati illuminati a led verso il lato della pista ciclabile.
Il confronto con la nostra rotonda al lido Asterope è stato impietoso, e pedalando pedalando mi sono chiesto se non sarebbe stato il caso di pensare ad una fontana per quella piazza, davvero desolata. So che invece è previsto l’avvio di lavori per il rifacimento della vicina piazza Sant’Alfonso, per un importo – se non sbaglio - di circa mezzo milione di euro, lavori di cui non conosco i progetti e che spero non si risolvano in un'altra spianata di cemento, di cui penso non ci sia bisogno.
Pedalando pedalando, mi sono spinto a pensare che un elemento di continuità della pista ciclabile sul lungomare di Pescara era dato proprio dalla presenza di quelle fontane, che hanno impreziosito l’immagine dell’intera città, e mi sono chiesto – sarà stato il sole a picco – se non sarebbe stato il caso di prevedere la realizzazione di più d’una fontana nella nostra città, anche come elemento di continuità paesaggistica con il nuovo lungomare pescarese.
Non solo, dunque, una fontana a Piazza Adriatico, ma anche una al centro della nostra città, cioè a Piazza Sirena. Dove? Al posto dell’edificio adibito a sala congressi (per questi ultimi è sufficiente il MuMi), recuperando la piazza circolare che c’era prima che quella costruzione ostruisse in modo mortale lo storico Palazzo Sirena (di cui il Sindaco avrebbe voluto “ridurre i volumi” abbattendo proprio il palazzo antico e lasciando in piedi, invece, il “torrione” a fungere da strano mix tra rotatoria e teatro inutilizzabile).
Una terza fontana la vedrei bene in via Tosti, dove sono già previsti dei lavori di realizzazione di una piazza sul mare, che però, anche stavolta, non prevedono zampilli d’acqua.

Insomma, un cambio di look di forte impatto per il lungomare di Francavilla (o meglio, per quel che ne rimane). Sarà stata la calura della pedalata a sollecitarmi queste visioni? Direi di no, perché Francavilla, oltre alla valorizzazione delle fontane già esistenti nel paese alto, avrebbe davvero bisogno di riqualificazioni di questo tipo. 

lunedì 8 giugno 2015

Secondo congresso nazionale LNDC

Siamo giunti al secondo congresso nazionale della LNDC, e confermo quanto ho già detto lo scorso anno , in occasione del primo appuntamento che ci eravamo dati a Rimini, e cioè che questo evento, così come organizzato e strutturato, si presta a diventare sempre più un momento di incontro e condivisione che va anche oltre i confini della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, per riflettere, insieme ad ospiti importanti, sullo stato dell’arte, in generale, delle politiche italiane a tutela del gli animali.
Ma di questo parlerò più approfonditamente più tardi, insieme alla dott.ssa Rosalba Matassa, che ci fa piacere sia stata ufficialmente confermata di recente alla guida della Task Force del Ministero della Salute sulla tutela degli animali.
Devo prima, infatti, assolvere ai miei compiti, e fare una breve relazione sulle attività che abbiamo svolto come Ufficio Legale Nazionale della LNDC. Anche quest’ultimo è stato oggetto di una riorganizzazione, che ha riguardato l’intera struttura associativa, ed io ho assunto il coordinamento nazionale per ciò che attiene al settore penale.